AGGIORNAMENTO 27 Sett 2021
Il 15 Giugno 2021 è stata visitata al suo interno questa grotta che era stata già oggetto di visita precedentemente in più occasioni (2016-2017-2018). Tuttavia in precedenza non era stato possibile rilevare la presenza di un livello più basso della cavità a causa dell’ingente presenza di neve nei periodi della visita, ciò ostruiva l’ingresso a una stanza inferiore alla quale si accede da un piccolo anfratto che si viene a creare tra la neve e il soffitto del livello inferiore della grotta. La morfologia dell’ipogeo faceva ipotizzare la possibilità di un prolungamento dello sviluppo. L’esplorazione non è comunque stata completata in quanto alcuni ambienti del canale di scorrimento in cui si trova risultavano ancora inaccessibili a causa dell’innevamento. A breve si svolgerà un ulteriore tentativo di esplorazione. Ci riserviamo di fornire la posizione della grotta dopo aver effettuato una visita e rilievi più accurati a breve termine.
Segnaliamo intanto dopo questa prima esplorazione, l’affascinante la morfologia dell’ambiente ipogeo e del ghiaccio della parte visitata. La cavità di frattura, nella parte più accessibile, si compone di 3 livelli. Nel primo, più ampio, vi è già una consistente presenza di neve portata all’interno dalle bufere. Un secondo livello inferiore come detto è accessibile da una strettoia e si prosegue su un pendio acclive sempre innevato e sul fondo si tocca un pavimento di ghiaccio (vetro lucido). Da qui abbiamo proceduto con con ramponi per motivi di sicurezza, però dopo la visita, abbiamo ritenuto che in condizioni analoghe a quelle rilevate, si potrebbero forse evitare per non intaccare la bellezza della cascata di ghiaccio che copre il salto di circa 2 metri, sfruttando una corda o una scaletta e gli appoggi che offre la roccia sui lati della cascata. Scesi nel 3° livello, il più basso, lo spettacolo è mozzafiato. All’ interno infatti, come è possibile vedere dalle foto, vi è una quantità di ghiaccio davvero rilevante, che in alcuni punti supera i 3 metri di spessore costituente il “tetto” di questo ambiente. Il fondo è pure coperto di ghiaccio.
La cavità è sia a una latitudine più meridionale ed anche a una quota inferiore di 20 metri rispetto alla più celebre Grotta del Gelo. Tali coordinate la rendono il “ghiacciaio” più a sud d’Europa (almeno fino a quando non ne verrà scoperta un’altra). E’ stato conferito inizialmente il nome provvissorio “Grotta Polo Nord” e a seguito di vari suggerimenti pervenuti, tra cui anche la variante polo Sud, stiamo protendendo per non cadere in campanilismi, già molto presenti nelle località e versanti etnei, e manterere neutralità sul nome e denominarla semplicemente Grotta Polare. Il riferimento ai poli terrestri ci sembra piuttosto appropriato date le condizioni rilevate e la temperatura gelida al suo interno.
Dario & Paolo Teri 15 Giugno 2021