Comunicato al comune di pertinenza il \\

Si tratta di una grotta con un ingresso molto ampio, su un pianoro di lave pahoehoe e a lastroni, visibile anche dall’alto, dal cui orlo si ha l’impressione che offra l’accesso a un ipogeo molto ampio e profondo. In realtà scendendo ci si rende conto che l’ingannevole impressione o – meglio l’illusione – avuta all’ingresso svanisce dopo pochi passi in quanto l’ampia stanza, con un erto sviluppo del suolo, si chiude dopo una ventina di metri. Vi sarebbe un buco largo meno di un metro che sembrerebbe una continuazione della cavità, tuttavia le pareti non risultano stabili e non infondono alcuna fiducia per una esplorazione in sicurezza. Anche se di modesto sviluppo, questo ipogeo ha degli aspetti naturalistici comunque interessanti come i “pendenti di lava” sulle violacee pareti e particolari strie di flusso poste verticalmente che danno una chiarissima idea della fluidità della lava. Non risultavano al momento del rilevamento tipici omini o altri segnali di passaggio antropico facendone ipotizzare che si potrebbe trattare di una grotta molto poco conosciuta, probabilmente solo dai pastori della zona, anche se la quota elevata rende meno probabile il passaggio di greggi e in inverno l’ingresso della cavità è facilmente ostruito dalla neve.