Questa grotta è una delle innumerevoli formatesi durante l’eruzione del 1614-24. Si tratta di una cavità che lungo tutto il suo discreto sviluppo di 70 metri non supera una altezza media di 1,50 metri. Questo fa si che la grotta sia percorribile da una persona di statura media sempre piegata, ad eccezione di un breve tratto intermedio, da qui il nome che si è ritenuto il più consono. L’ipogeo perà presenta nel suo piccolo tutti i fenomeni tipici delle grotte di scorrimento lavivo etnee: mensole, stalattiti di rifusione (o meglio pendenti di lava), strie di flusso. Per questa ragione si ritiene interessante la visita. Inoltre a poca distanza si trovano la Grotta del Faggio e la Grotta Star Trek, due ingrottamenti tra i più affascinanti sul vulcano. Non risultavano al momento del rilevamento tipici omini o altri segnali di passaggio antropico recente facendone ipotizzare che si potrebbe trattare di una grotta probabilmente molto poco conosciuta e non censita.