Etna Lava Tubes Project nasce con lo scopo di divulgare la conoscenza di grotte etnee poco note o inedite. Fenomeni naturali tra i più affascinanti del nostro vulcano. Molti testi riportano che sull'Etna esistono almeno 260 grotte conosciute. In realtà la formazione di ingrottamenti lavici è molto comune e il numero di grotte è destinato a salire in maniera considerevole. Riportiamo di seguito un censimento di grotte poco note - di cui non sono reperibili informazioni altrove - o inedite rilevate dal nostro team in particolare dai fondatori di EtnaExcursion.it Dario & Paolo Teri. Nel corso di una campagna esplorativa iniziata per "gioco" nel 2018 e tutt'ora (Aprile 2023), ne sono state trovate circa 70, non considerate nel conteggio generale su indicato. Qui riportiamo solo quelle ritenute naturalisticamente più interessanti. Per le grotte già censite consigliamo invece una visita su EtnaNatura.it e Mungibeddu.it
Esplorazione: Facilmente raggiungibile e visitabile con solo luci e casco.
Rilevata da Dario & Paolo Teri (il 13.1.2021)
Comunicato al comune di pertinenza il \\
La Grotta, molto particolare per la sua morfologia, si trova a circa 400 mt lineari dalla famosa Dagala dell’Orso su lave del 1614/24 di tipo aa. L’individuazione dell’ingresso alla grotta non è facile, in quanto sono presenti 3 aperture, non molto ampie. La parte più a valle della cavità è costituita da un canale dalla volta piuttosto bassa. Dopo circa 15 metri si apre un crollo sulla volta che permette l’accesso alla seconda parte della grotta. Qui il canale si biforca in due canali entrambi percorribili accovacciandosi. Presenti diverse concrezioni di minerali di colore bianco abbondanti. Dopo circa 20 metri si intravede la luce che accede dalla terza apertura, la quale al mattino, crea dei giochi di luce molto affascinanti sul muschio verde brillante cresciuto in questa zona del pavimento roccioso. Qui si apre la parte più interessante dell’ipogeo. Una sala molto ampia e affusolata. Sul lato sinistro si discende verso un’altra “stanza” ampia e alta circa 2,5 metri in media, dove il crollo parziale della volta ha messo a nudo gli strati più compatti del tetto, che dall’esterno risulta essere un tipico “tumulo”, fenomeno di sollevamento di lave a lastroni dovuta alla spinta della lava dal basso verso l’alto, molto comune nella lunga eruzione del 1624. Non risultavano al momento del rilevamento tipici omini o altri segnali di passaggio antropico facendone ipotizzare che si potrebbe trattare di una grotta inesplorata o più probabilmente molto poco conosciuta, forse dai pastori della zona. La vicinanza con il sentiero CAI passante dalla Dagala dell’Orso giustificherebbe una visita alla grotta.
Dario Teri 13 Gennaio 2021 Grotte dell'Etna inedite & poco note no responses
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