Questa piccola ma interessante grotta di modeste dimensioni si sviluppa su delle lave antiche, si presuppone del 1614, circondate dalle più recenti lave del 1947. La cavità si sviluppa su un’unico ambiente piuttosto ampio e alto ma che nel complesso non supera i 15 mt di sviluppo. Vi è però un muro a secco all’interno che potrebbe far supporre un suo utilizzo come ovile o più probabilmente come deposito di neve (niviera) e abbeveratorio per le greggi nei mesi estivi, cosa che avveniva frequentemente in passato. Nei pressi si trovano infatti diverse mulattiere provenienti dal monte Timparossa che però oggi si perdono nella crescente faggeta. Non si tratta dunque di una grotta inesplorata, ma poco nota a causa della sua collocazione distante dai sentieri più comuni e al momento in cui si scrive non risulterebbe catastata o indicata in alcuna carta, anche se è molto probabile che possa essere conosciuta e nominata in gergo dialettale da veterani mestieranti (pastori o fungaioli) della zona. Per questa ragione si è preferito attribuire un nome semplice collegato alla topografia dei luoghi.