Etna Lava Tubes Project nasce con lo scopo di divulgare la conoscenza di grotte etnee poco note o inedite. Fenomeni naturali tra i più affascinanti del nostro vulcano. Molti testi riportano che sull'Etna esistono almeno 260 grotte conosciute. In realtà la formazione di ingrottamenti lavici è molto comune e il numero di grotte è destinato a salire in maniera considerevole. Riportiamo di seguito un censimento di grotte poco note - di cui non sono reperibili informazioni altrove - o inedite rilevate dal nostro team in particolare dai fondatori di EtnaExcursion.it Dario & Paolo Teri. Nel corso di una campagna esplorativa iniziata per "gioco" nel 2018 e tutt'ora (Aprile 2023), ne sono state trovate circa 70, non considerate nel conteggio generale su indicato. Qui riportiamo solo quelle ritenute naturalisticamente più interessanti. Per le grotte già censite consigliamo invece una visita su EtnaNatura.it e Mungibeddu.it
Rilevata da Dario Teri, Paolo Teri, Piera D’arrigo (il 3.11.18)
Comunicato al comune di pertinenza il Nd
La Grotta Donnavita, nome attribuito dai rilevatori al solo scopo di distinguerla dalla Grotta di Monte Nero di quota 1900, è stata così definita per la presenza di numerosi esemplari di Tanaceto o in gergo appunto Donnavita da cui si ricavava un liquore tipico, è una cavità molto suggestiva. Si tratta di una grotta, che si sviluppa per decine di metri, all’interno di una parte della frattura eruttiva presumibilmente attribuita all’er. 1566 (almeno secondo l’ultima carta geologica) o al 1646 (anno di formazione di Monte Nero). Si accede facilmente dalla parte terminale di questa frattura ed è raggiungibile tramite le coordinate o percorrendo una vecchia mulattiera (non segnalata) che parte da una antica mannera presso la contrada Palombe (segnalata dai rilevatori su Open Street Map). Subito si accede un ampio ambiente molto alto che poi si apre sul profondo canale di scorrimento lavico e poi di nuovo su un altro ingrottato al quale segue di nuovo uno spazio aperto racchiuso tra le alte pareti. Tale morfologia, unitamente agli speleotemi presenti sulle pareti (colature e veli di rifusione molto belli) la fa assomigliare parecchio alla sorella più conosciuta e cioè la Grotta degli archi sul versante ovest. Più a monte la lunga frattura offre altre aperture e ingrottamenti, pertanto é difficile fare una stima corretta di sviluppo. Non si tratta comunque certamente di una grotta sconosciuta, almeno in passato, ma poco nota, anche se è probabile che possa essere conosciuta dai pastori della zona pure questa come Grotta di Monte Nero (pur trovandosi molto più a valle dell’omonimo cratere e relativa cavità posta a quota 1900 mt circa).
Dario Teri 3 Novembre 2018 Grotte dell'Etna inedite & poco note no responses
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