Etna Lava Tubes Project nasce con lo scopo di divulgare la conoscenza di grotte etnee poco note o inedite. Fenomeni naturali tra i più affascinanti del nostro vulcano. Molti testi riportano che sull'Etna esistono almeno 260 grotte conosciute. In realtà la formazione di ingrottamenti lavici è molto comune e il numero di grotte è destinato a salire in maniera considerevole. Riportiamo di seguito un censimento di grotte poco note - di cui non sono reperibili informazioni altrove - o inedite rilevate dal nostro team in particolare dai fondatori di EtnaExcursion.it Dario & Paolo Teri. Nel corso di una campagna esplorativa iniziata per "gioco" nel 2018 e tutt'ora (Aprile 2023), ne sono state trovate circa 70, non considerate nel conteggio generale su indicato. Qui riportiamo solo quelle ritenute naturalisticamente più interessanti. Per le grotte già censite consigliamo invece una visita su EtnaNatura.it e Mungibeddu.it
Esplorazione: Facilmente raggiungibile e visitabile con solo luci e casco.
Rilevata da Dario Teri (il 7.10.2018)
Comunicato al comune di pertinenza il \\
Si tratta di una particolare cavità di origine vulcanica, non facilmente individuabile, all’interno di un fitto bosco di lecci (quercus ilex) che presenta almeno 2 pozzi artificiali realizzati con muri a secco. Nelle vicinanze si trovano anche un pagghiaro in petra (cuburro) molto ben tenuto e diversi muri a secco. Inoltre poco più a monte, a circa 200 mt, appena usciti dal bosco, il rilevatore ha segnalato una vecchia mulattiera che sale verso la base di Monte Grosso, quindi si potrebbe ipotizzare la realizzazione di un itinerario escursionistico molto interessante che ripercorre le vie di comunicazione utilizzate prima che l’asfalto prendesse il sopravvento. In una visione turistica lungimirante, per poter valorizzare la zona, si dovrebbero interessare le istituzioni, anche per ripulire la strada da cui si può accedere al sentiero, ricco purtroppo di microdiscariche. La grotta presenta due accessi a misura d’uomo, uno a monte più ampio e uno a valle più angusto. All’interno si individuano 4 “stanze” principali il cui fondo sembra essere stato rimaneggiato dall’uomo per permettere un più facile accesso e calpestio. Le due principali sono separate da un corposo muro a secco. La stanza più a monte, nonché la più larga presenta un pozzo artificiale a di un paio di metri. E’ molto probabile, considerati i numerosi elementi artificiali che si individuano, come quest’ultimo, che la grotta fosse utilizzata come niviera. Inoltre di rilievo naturalistico la presenza di numerose radici pendule dal soffitto dei lecci presenti in superficie. La lunghezza indicata stima una misura complessiva delle quattro stanze presenti. Note: non si tratta certamente di una grotta inesplorata, ma poco nota e al momento in cui si scrive non risulterebbe catastata o indicata in alcuna carta, anche se è probabile che possa essere conosciuta e nominata in gergo dialettale da veterani mestieranti (pastori o fungaioli) della zona. Attenzione nella ricerca, giunti alle coordinate, in quanto uno dei pozzi è poco visibile con rischio di caderci dentro.
Dario Teri 7 Ottobre 2018 Grotte dell'Etna inedite & poco note no responses
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